Cantina vinicola toscana
Tra brezza marina e vigneto: la nascita di Rascioni & Cecconello e del Ciliegiolo in purezza
Una brezza marina, leggera e profumata, scivola tra le colline della Maremma, portando con sé l’essenza del mare e il segreto di un’antica tradizione vinicola.
Paolino Cecconello, nonno di chi ora guida la Rascioni & Cecconllo, è attratto da quella brezza e decide di seguire il suo richiamo fino a quel terreno affascinante.
Paolino Cecconello, di origine veneta, ma milanese d’adozione, e Vinicia Rascioni, marchigiana che trascorre la sua adolescenza in Maremma, si incontrano e si innamorano a Milano. Dopo anni di duro lavoro e gestione di un’impresa edile, scelgono di abbandonare la vita caotica della città.
Degustazione e vendita diretta.
Dicembre del 1973:
L’arrivo in Maremma
Scelgono come rifugio la Maremma, un luogo incontaminato dove la vita non può che essere lenta e calma. “Una collina con una grande quercia” è l’unica richiesta dell’amata Vinicia.
Quando Paolino e Vinicia Rascioni, vagando per la Toscana alla ricerca del terreno in cui trapiantare la loro nuova vita, arrivano si imbattono in un campo proprio come quello che si immaginava la moglie: ampio, incontaminato e con una grande quercia a dominarlo. A colpirli non è però il grande albero, bensì una leggera brezza marina che solletica il viso e solleva un intenso profumo di sale e frutti rossi. In fondo al terreno, sulla destra, intravedono da lontano un piccolo vigneto lasciato a sé stesso.
Animata dalla creatività che la contraddistingue, la coppia decide di iniziare a vinificare e con l’aiuto del carissimo amico ed enologo Attilio Pagli scoprono che quel piccolo vigneto sembra custodire l’antichità di quelle terre. È un segno del destino.
A giocare un ruolo importante nella storia del Ciliegiolo e dell’azienda familiare Rascioni e Cecconello è anche Enrico Casini, genero di Vinicia e Paolino. Originariamente giornalista, è stato uno dei primi a credere nel potenziale del ciliegiolo, non solo come vitigno, ma come simbolo di eccellenza enologica. Grazie al suo lavoro e alla sua passione, il ciliegiolo conosce un vero e proprio boom, trasformando la vita di Paolino Cecconello e Vinicia Rascioni da semplici contadini a produttori di vino di prestigio.
Con la consulenza di Attilio ed Enrico, infatti, Paolino inizia a comprendere il valore aggiunto di quel terreno e del vitigno che vi cresce. La brezza marina che soffia dalle vicine coste, carezzando dolcemente le viti, contribuisce a mantenere una temperatura moderata durante le calde estati e a preservare l’acidità e l’aroma delle uve. Il terreno sabbioso e argilloso della Maremma favorisce un perfetto drenaggio delle acque, impedendo la formazione di malattie e garantendo la salute delle piante.
In quegli anni Enrico svolge un ruolo fondamentale nel portare l’attenzione su Rascioni e Cecconello, invitando esperti del settore e guide enologiche a visitare la nostra cantina e a conoscere i nostri vini. Inoltre, condivide la sua esperienza culinaria con la famiglia, diventando il maestro di cucina di Sabrina, figlia di Vinicia e Paolino, e contribuendo così a plasmare la tradizione gastronomica della nostra famiglia. La sua eredità vive ancora oggi, arricchendo il nostro patrimonio di conoscenza e passione per il vino e la buona cucina.
1988
Nasce Poggio Ciliegio
Così, con determinazione e amore per la tradizione, l’azienda Rascioni e Cecconello nasce e cresce. Nel 1988 nascono il Poggio Ciliegio, una riserva ottenuta da uve da tavola ciliegiolo in purezza, e il Poggio Capitana, una riserva ottenuta da uve di sangiovese in purezza: due vini che portano con sé la storia di quel terreno unico, la magia della brezza marina e la passione dei suoi creatori.
Il successo dell’azienda non tarda ad arrivare. L’idea di produrre vini biologici di ottima qualità nel rispetto della natura e utilizzando vitigni autoctoni come il semisconosciuto ciliegiolo, una cenerentola dei vitigni, e il sangiovese crea enorme interesse.
Infatti, il Poggio Ciliegio, frutto di un’attenta cura dei vigneti e di una lavorazione artigianale e biologica, conquista il cuore degli intenditori e degli amanti del vino, riscuotendo tanti elogi nelle varie rassegne, compreso Vinitaly.
Paolino, soprannominato l’architetto del vino dagli americani per la sua maestria nel creare vere e proprie opere d’arte enologiche, riesce a trasmettere l’anima della Maremma in ogni sorso.